La nobile storia di un vino: il rosso di Montepulciano

“Montepulciano di ogni vino è Re”

Francesco Redi in Bacco in Toscana (1685)

 

Il Nobile di Montepulciano viene prodotto in Toscana da tempi antichissimi, in provincia di Siena e precisamente nel territorio del comune di Montepulciano, su colline la cui quota è compresa fra 250 e 600 metri sul livello del mare.

Già gli Etruschi producevano vino in queste zone, mentre la prima testimonianza scritta è da riferirsi allo storico latino Livio che, nelle sue “Storie”, riporta come i barbari dalla Gallia furono convinti a varcare le Alpi proprio dopo che fu loro fatto assaggiare il vino di quelle terre. Ma risale al 789 il primo, vero riferimento al Montepulciano, e precisamente in un documento che attestava il lascito di una vigna alle autorità ecclesiastiche locali.                                                                                                                                                                                                                                                                  Da allora il Montepulciano, non è mai mancato sulle tavole di sovrani e nobili di tutto il mondo. Il Montepulciano ha visto alternarsi momenti di splendore a altri di immeritato oblio fino all’inizio dello scorso secolo quando, nel 1937, venne f1353069217ondata la prima cantina sociale che riuniva i produttori del Vino Nobile di Montepulciano.

Trent’anni dopo, nel 1966 venne riconosciuta al Vino Nobile di Montepulciano l’attestazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), e nel 1980 fu insignito della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), fu allora che per la prima volta un vino italiano ricevette la prestigiosa certificazione DOCG.                                                                                                                                                                                                             A completare l’opera “identitaria” di un vino importante come Il Nobile di Montepulciano fu creata anche la nuova DOC, ovvero il “Rosso di Montepulciano”, oltre alla DOCG “Nobile”, proprio per  distinguere in modo nettoe definitivo le due tipologie di vino che, per metodologie di produzione ed invecchiamento, spesso si sovrapponevano. Grazie a questa doverosa precisazione, ora i produttori vitivinicoli sono in grado di indirizzare le loro produzioni verso l’una o l’altra delle due tipologie di vino coerentemente con le caratteristiche ambientali, delle uve prodotte e delle operazioni di vinificazione e maturazione.

Il Vino Nobile di Montepulciano è un prodotto non “di serie”, anzi, di quantità ridotta e di altissima qualità che nel suo gusto, nei suoi aromi, nei suoi colori riesce a sintetizzare la storia, la cultura, l’intelligenza di una comunità che vi si dedica con passione ed impegno.                                                                                                          Quello di Montepulciano è un vino che si presenta con un colore rosso rubino che, con l’invecchiamento, tende ad assumere riflessi granato. Il vino ha un profumo è intenso ed etereo. Il sapore è equilibrato, intenso, asciutto e persistente; in questo complesso armonico possono talvolta spiccare anche le note del legno, di confettura e dei frutti del sottobosco.  Si abbina in modo sublime agli arrosti ed alle carni sia bianche che rosse, nonché al pollame nobile ed alla cacciagione. Le sue caratteristiche permettono di esaltare al meglio i sapori dei formaggi stagionati come, ad esempio, il pecorino o il Parmigiano Reggiano.

 

 

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