Il fascino antico del Falerno

E’ il vino più noto, più apprezzato e più costoso dell’antichità. Si può considerare il primo D.O.C. dell’enologia mondiale. Infatti gli antichi romani, che lo avevano in massima considerazione, usavano conservarlo in anfore chiuse da tappi muniti di targhette (pittacium) che ne garantivano l’origine e l’annata.

falernorosso

Già nell’antichità il Falerno era considerato un vino fra i più pregiati e costosi, prodotto là dove erano quasi tutti i grandi vini ai tempi di Roma, nella Campania Felix, la Bordeaux dell’epoca. Oggi, il Falerno del Massico doc è senza dubbio una delle perle dell’enologia italiana nonché una delle doc punta di diamante del turismo enogastronomico di quest’angolo della Campania, angolo che gli antichi Romani denominarono Ager Falernus, una singolare campagna coltivata a frutteti, vigneti, uliveti, campi di grano e verdeggiante di boschi, compresa tra il fiume Volturno, il crinale del monte Massico, la costa Tirrenica e il fiume Savone. Da oltre un millennio questa terra straordinaria vede protagonista il Falerno, che non a torto si potrebbe ritenere il padre di tutti i vini d’Italia e il primo vino a denominazione di origine dell’enologia mondiale.

Dal 1989, con il riconoscimento della doc, questo superbo vino casertano è stato inserito nel firmamento dei vini più ricercati e apprezzati, rappresentativi della Campania e dell’Italia.

Il vino Falerno, nei tipi rossi, dal sapore pieno, completo, elegante, è ottenuto da uve Aglianico e Primitivo; nel tipo bianco, fresco e aromatico, è ottenuto da uve Falanghina.

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